Scalea, mare sporco: i balneari ipotizzano cause naturali. VIDEO
Aggiornamento: 3 lug 2021
Mare sporco: i balneari forniscono una versione sulle cause "naturali". Dati Arpacal ottimi. Il video che spiega le possibili cause della patina
SCALEA – 24 giu. 21 - Il mare sporco, a inizio stagione, non può che generare qualche imbarazzo. E, come spesso accade, scoppiano le polemiche sulle condizioni del Tirreno che in molti giorni dell'anno propone acque cristalline. Le immagini che circolano in queste ore e che, a quanto pare, sono simili anche in altre località balneari, non rendono giustizia al territorio e al lavoro di quanti si stanno battendo per migliorare la qualità del Tirreno andando a fondo al problema; in parole povere, cercando le possibili fonti di trasporto di materiali che, seppur non inquinanti, rendono sporco il mare.
Ma il problema c'è, e quando compare bisogna evidenziarlo, affinché chi ha davvero a cuore il territorio possa smuovere montagne per cercare le cause, siano esse anche naturali, come la ormai famosa “inflorescenza algale”. Forse, bisognerebbe prevedere un assessorato regionale del mare pulito, visto che la Calabria ha circa 800 km di costa e chi si occupa di Ambiente, non sempre può dedicare tutte le sue attenzioni al mare, perchè ci sono altre emergenze, come quelle dei rifiuti, che sono sempre dietro l'angolo. Nell'ambito locale, le foto circolate in queste ore, hanno riacceso il dibattito. Capire la provenienza della sporcizia non è cosa semplice.
Luigi Di Giorno, uno dei fondatori del “Comitato mare pulito” prova a fornire una spiegazione logica al fenomeno che si sta verificando nelle ultime ore. «Quando c'è questo caldo afoso – riferisce Di Giorno titolare di uno stabilimento balneare - si verifica questo fenomeno naturale che è brutto purtroppo da vedere, paragonabile a scarichi di fogna, ma che non ha niente a che vedere con l'inquinamento marino». I balneari ripongono fiducia nell'attività dell'Arpacal che effettua prelievi continui. Al momento, al di là, di qualche limitato caso alla foce dei corsi d'acqua, sembrano non essere presenti emergenze particolari. La problematica dei corsi d'acqua, purtroppo è vecchia e, come si dice ogni anno, bisognerebbe risolverla nei mesi invernali con la collaborazione dei comuni dell'entroterra. In ogni caso, Di Giorno, a sostegno della sua tesi, fa girare un video realizzato da un imprenditore balneare di Tortora. Il fenomeno della patina che si forma sull'acqua potrebbe trovare origine nelle polveri, provenienti anche dal deserto, che finirebbero in superficie per effetto del moto ondoso sui numerosi chilometri di costa. «I dati Arpacal – conclude Di Giorno - confermano che le acque di Scalea sono eccellenti». L'amministrazione, oggetto di numerose segnalazioni, fa sapere di aver preso in considerazione la problematica.