Scalea, minoranza in giro per la città e quel "fungo" alto come un'antenna in via Fiume Lao
Scalea la minoranza prosegue il giro per la città e l'attenzione si posa ancora su quel "fungo" alto come un'antenna per la telefonia in via Fiume Lao

SCALEA – Dopo la vecchia discarica di Piano dell'Acqua, la minoranza di “Per Scalea” con il capogruppo, Angelo Paravati, prosegue il “giro per la città” con particolare attenzione alle aree “dimenticate”, e l'attenzione della minoranza si posa, inevitabilmente, sulla zona di via fiume Lao dove è sorto un fungo alto diversi metri come un'antenna, che ha generato timori e preoccupazioni fra la popolazione, in particolare i residenti di quell'area. Lì, come è noto, a pochi metri dall'antenna, vivono cittadini che sono portatori di apparecchi elettromedicali salvavita che potrebbero risultare non compatibili con le onde elettromagnetiche del ripetitore telefonico. Una materia controversa che, secondo il gruppo di maggioranza, richiedeva maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale, già nei mesi precedenti, quando si sarebbe potuto approvare un regolamento che individuava le aree dedicate alla presenza dei ripetitori.
Scrive il capogruppo di “Per Scalea”, Angelo Paravati: “Com'era facilmente prevedibile, la relazione Caliguri evidenzia la nocività della stazione radio base, pericolo non solo per i soggetti fragili, ma anche per la popolazione residente nelle vicinanze,
sollecitando l'applicazione del principio di precauzione. Di tanto ha preso contezza anche l'ente, come rappresenta nella delibera d'incarico prodromica alla costituzione in giudizio dinanzi al Tar.
Valuti ed adotti l'ente, come suggerito dal tecnico, gli eventuali accorgimenti tecnici da adottare prima dell'udienza e di richiedere alla società di telefonia una delocalizzazione della stazione, ponendo in essere quei necessari accertamenti anche sulla stabilità della stessa in relazione alle condizioni del sottosuolo. Per quel che verrà ritenuto opportuno, la battaglia è comune e noi tutti ci siamo”. Ieri, per la cronaca, il gruppo di opposizione è stato anche ai ruderi del castello, nel borgo d Scalea, dove si verificano dei crolli e dei distacchi di massi. La struttura come è noto è di proprietà privata, ma l'opposizione richiede gli impegni che erano stati presi in passato per il maniero.