Scalea, una rete per lo smaltimento delle acque bianche. La Giunta approva lo studio di fattibilità
Aggiornamento: 7 nov 2020
Le acque bianche vanno convogliate in un sistema a parte, altrimenti mettono sotto sforzo la depurazione. Gli interventi degli amministratori
SCALEA – 1 nov. 20 - Si tratta ovviamente del lavoro di precedenti amministrazioni che la nuova giunta del sindaco Perrotta porta avanti. Un servizio mancante nel comune di Scalea, ma essenziale per separare la rete fognaria dalle acque bianche. Verrà realizzata una rete dedicata alle acque di scolo. La giunta del sindaco Perrotta si è espressa su una richiesta dell'assessorato alla tutela dell’ambiente della Regione Calabria, con la quale si invita a predisporre uno studio di fattibilità relativo alla separazione delle acque bianche piovane dalle acque nere di fognatura al fine di ottimizzare il ciclo della depurazione. Il territorio di Scalea, si sottolinea, è fortemente interessato al problema in quanto vi sono numerosi allacci delle acque piovane nella pubblica fognatura, non autorizzati. Sono presenti vaste aree fittamente urbanizzate carenti di opere di raccolta e smaltimento delle acque piovane. “Questo problema attanaglia da anni il sistema di trattamento delle acque reflue – si legge - sovraccaricando l’impianto di depurazione tanto nei mesi estivi, nei momenti di concomitanza di intese piogge con il massimo numero delle presenze, quanto nei mesi invernali durante i periodi di persistenti precipitazioni che, paradossalmente, obbligano il depuratore ad un ciclo di lavoro abnorme, costoso ed inutile”. Nel lontano settembre del 1999 è stato conferito incarico per redigere un progetto complessivo che prevedeva, oltre all’adduzione e la distribuzione dell’acqua potabile, anche il miglioramento della rete delle acque nere di fognatura mediante il potenziamento della rete di raccolta delle acque bianche. La progettazione è stata consegnata nell’anno 2000 e conteneva uno stralcio specifico della rete scolante relativa alla zona nord dell’abitato e più precisamente la zona “Petrosa” di Scalea. I lavori, per circa sei milioni di euro, dovrebbero interessare la rete delle acque scolanti del centro città e più precisamente la porzione di territorio compresa tra i corpi ricettori costituiti dal canale Tirello e dal canale Revoce nonché la zona Petrosa e più precisamente la porzione di territorio compresa tra i corpi ricettori costituiti dal canale Basso, dal canale Ajnella e dal canale della Spiaggetta.
I COMMENTI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Fiducioso il Sindaco Giacomo Perrotta: “Questo finanziamento può rappresentare l’inizio di un intervento complessivo finalizzato alla tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei nostri concittadini. In particolar modo il progetto in questione permetterà di affrontare la delicata tematica della depurazione e della conseguente tutela del mare e della qualità delle acque per la quale sono previste ulteriori attività di monitoraggio e di controllo”.
“Si tratta di un intervento importante – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Luigi Russo – perché dal punto di vista economico non andremo ad intaccare il bilancio comunale. Stiamo rispolverando diversi vecchi progetti rimasti fermi e che evidentemente avevano bisogno della spinta di un’amministrazione attenta a sfruttare finanziamenti che, nelle more di una rivisitazione complessiva dei bilanci comunali, potranno consentirci ugualmente di intervenire nei settori di maggiore criticità”.
“La separazione delle acque bianche piovane dalle acque nere di fognatura è una necessità impellente – ha detto soddisfatto l’Assessore all’Ambiente Davide Manco – considerando che vaste aree fittamente urbanizzate risultano carenti di opere di raccolta e smaltimento e numerosi sono gli allacci non autorizzati di recapito delle acque piovane nella pubblica fognatura”.