Scalea, rifiuti abbandonati: un costo per i cittadini. Troppo spesso ignorati dall'azienda
Scalea, rifiuti abbandonati: un costo per i cittadini; lo sostiene Paravati dalla minoranza. Troppo spesso ignorati dall'azienda che, invece, fa lezioni di raccolta differenziata sui volantini
SCALEA – 27 ott. 23 - Il problema della raccolta dei rifiuti è uno dei nodi più importanti per la gestione del territorio del comune di Scalea. Un impegno da prendere con precisione e diligenza, visto che la raccolta è legata a periodi di grande criticità, nei mesi estivi, e più tranquilli nel periodo invernale. Il gruppo di opposizione “Per Scalea”, coordinato dal consigliere Angelo Paravati, interviene sui costi dei cosiddetti ingombranti e, più in particolare, della spazzatura abbandonata sul territorio. Un problema che diventa evidente nei mesi estivi e che contribuisce a dare una immagine non buona del territorio. Si assiste troppo spesso alla presenza di distese di rifiuti. Ci sono strade che diventano, praticamente, discariche a cielo aperto. Ed è facile trovare spazzatura sparsa anche in questi mesi di minore affluenza di turisti.
Ci sono dei luoghi, alcuni ben noti, dove, forse per abitudine, i cittadini abbandonano di tutto, in alcuni casi anche materiale speciale. Intanto, il consigliere di minoranza Angelo Paravati, fa un'analisi ben precisa, e scrive: “125.000 euro circa, tanto ci costa, per 9 mesi, la raccolta dei rifiuti abbandonati sul territorio. Rimanere passivi – commenta il consigliere Angelo Paravati - non è più possibile e soprattutto è irrispettoso verso i cittadini che rispettano le regole. Urge ripartire dalle tre isole ecologiche in loco, predisporre opportuni controlli intorno alle maggiori sacche di abbandono che dovrebbero essere state ormai individuate e, non ultimo, accelerare il progetto della videosorveglianza dando priorità alle zone a rischio, con una severa punizione per chi viene beccato. Procedere a vista non è più possibile ed i soldi ci sono ...almeno così par di capire”.
L'obiettivo sarebbe quello di mantenere pulita la città, anche nelle periferie. Altrimenti, le manifestazioni di poche ore di raccolta dei rifiuti, con associazioni varie, realizzate in punti specifici, non hanno alcun valore, né per l'ambiente, né a scopo educativo, visto che poi è facile trovare materiali depositati in ogni luogo. Anche la stessa azienda che gestisce la raccolta dovrebbe essere obbligata a provvedere comunque al recupero, al di là dell'individuazione degli eventuali responsabili. Ed è paradossale che nei volantini che pubblicizzano il cambio del calendario della raccolta dei rifiuti, si faccia lezione ai cittadini su come differenziare, se poi, nella realtà la situazione è tutt'altro che rosea. Dal prossimo 2 novembre, i cittadini dovranno tenere in considerazione il nuovo calendario. Si spera che anche chi gestisce e dirige il servizio faccia altrettanto dando prova di organizzazione e di rispetto per il territorio.