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Scalea, strada mulattiera: un accordo va trovato fra gli enti, qualcuno deve ripararla

Scalea, Santa Domenica Talao, consorzio di Bonifica, comuni, amministrazione provinciale sono gli enti che dovrebbero trovare l'accordo sulla proprietà della strada "mulattiera" da riparare



Scalea, santa Domenica Talao, la strada "Mulattiera"
La strada "mulattiera"

Scalea, 20 gennaio 2025 – Tante promesse ma nessuna soluzione ed il maltempo di questi giorni ha ancor di più accentuato i problemi di viabilità: l'obiettivo è di nuovo puntato, per l'ennesima volta, sulla strada che collega Santa Domenica Talao a Scalea e a San Nicola Arcella, la cosiddetta strada mulattiera. Un'arteria sulla quale più volte sono state sollevate persino questioni di competenza e che, per ricordarlo per l'ennesima volta, le mappe stradali indicano come “strada provinciale n.3”, ma forse tale non è. E' un po' come un oggetto che emana un cattivo odore, ogni amministrazione cerca di starne lontano perchè, fra l'altro, più passa il tempo e più la situazione peggiora e si tratta certamente di un costo ed il cittadino viene messo da parte, come spesso accade.


Crateri per gli automobilisti

A fare i conti con le innumerevoli buche, che definirle tali è già un modo per essere gentili, sarebbe meglio chiamarli crateri, sono gli automobilisti che percorrono quel tratto di strada. Si tratta inevitabilmente di un'arteria “comoda” per chi da Santa Domenica Talao, Papasidero deve raggiungere la costa. Sulla questione della competenza, bisogna ricordarlo, non c'è mai stato un chiarimento vero e proprio. L'abbiamo più volte denominata “strada mulattiera” perchè tale è.

Ora, in questo momento di “vuoto” amministrativo a Scalea, gli automobilisti sono fiduciosi e sperano che il commissario Di Martino, magari di concerto con l'amministrazione provinciale ed anche con il consorzio regionale, perchè anche questo ente potrebbe essere proprietario, possa stabilire la competenza ed eventualmente programmare un intervento che possa garantire sicurezza agli automobilisti che percorrono giornalmente o casualmente quel tratto di strada.

C'è da ricordare, fra l'altro, che in caso di pioggia i crateri vengono in qualche modo oscurati. Non c'è modo di percepire la profondità e quindi c'è il serio rischio di colpire in pieno l'obiettivo con gravi ripercussioni sulla struttura delle automobili.


Va risolto il problema

Qualche vano tentativo è stato fatto sollevando anche facili entusiasmi, ma sono state promesse da marinaio, o meglio da “politici”, perchè lì poi si sono fermate. L'inghippo ci sarà sicuramente. Potrebbe non essere semplice risalire alla reale proprietà, ma c'è bisogno di un impegno affinchè si trovi una soluzione e soprattutto si reperiscano i fondi, magari dal pnrr, per rimettere a nuovo la strada che fra l'altro può anche essere legata al turismo e alla natura visto che attraversa una parte di aree verdi.

Il concetto è stato ribadito varie volte: il cittadino comune, l'automobilista, che paga le tasse, che contribuisce con il bollo auto, e non solo, chiede un po' di considerazione; un accordo fra gli enti interessati sarebbe d'obbligo per poter rimettere in sesto la strada e rendere giustizia a chi la utilizza. Sono stati tirati in ballo polverosi documenti: la strada sarebbe stata realizzata alla fine degli anni ’70, quando Scalea e i centri costieri si preparavano al boom edilizio. E sarebbe stato l'allora consorzio di Bonifica Valle Lao, a realizzare l'arteria denominata “Bocca della Giara” che unisce in sostanza tre comuni: Scalea, Santa Domenica Talao e indirettamente anche San Nicola Arcella e che vede fra i possibili proprietari o gestori il consorzio di bonifica o la Provincia. Andrebbero spolverati un po' di documenti.


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