Scalea, usura ed estorsione, l'associazione antiracket Ferrami interviene dopo la sentenza
La sentenza del tribunale di Paola su un caso di usura ed estorsione a Scalea del 2021: interviene soddisfatta l'associazione antiracket Ferrami
Scalea, 16 novembre 2024 – Dopo la sentenza pronunciata in primo grado dal tribunale collegiale di Paola su un presunto caso di usura ed estorsione a Scalea interviene l’associazione antiracket “Lucio Ferrami” di Cosenza. Quest'ultima esprime: “la propria soddisfazione per l’operato delle Forze dell’ordine e della magistratura calabrese per la sentenza esemplare emessa ieri dal Tribunale di Paola, che ha riconosciuto colpevole di usura ed estorsione un gruppo di persone di Scalea, condannando due imputati a quattordici anni di reclusione e altri tre a sei mesi. Vittima dei fatti accertati è un imprenditore di Scalea assistito dallo sportello di aiuto dell’associazione Antiracket”. La vicenda è riferita ad una indagine conclusa nel 2021 alla quale hanno lavorato i carabinieri della compagnia di Scalea ed anche i colleghi della Dda.
L'associazione Ferrami
“L’associazione – si legge nella nota - ha seguito con la propria struttura tutte le fasi precedenti e successive alla denuncia, assicurando anche assistenza e sostegno psicologico professionale alle vittime e costituendosi parte civile essa stessa nel processo”. E' intervenuto anche il responsabile dello sportello, Alessio Cassano: “Si tratta di un ottimo risultato di squadra – ha dichiarato - Tutte le componenti della società civile intervenute in questa vicenda hanno fatto il loro dovere, a cominciare dalla vittima che ha denunciato con il nostro supporto, per seguire con il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine e della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Quest’anno ricorre il decennale dalla costituzione dell’associazione antiracket Lucio Ferrami - ha affermato ancora Cassano - un provvedimento come quello emesso ieri dal Tribunale di Paola conferma la bontà dell’operato dell’associazione in questi anni e la necessità di proseguire, ispirandosi all’esempio fornito dalla figura di Lucio Ferrami, nel percorso intrapreso”.
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