Tentato omicidio a Belvedere, cinque arresti a Cetraro. 8 indagati: a Scalea, Belvedere e Cetraro
I fatti avvenuti nell'estate dell'anno scorso in un locale notturno di Belvedere Marittimo. Contestate anche presunte minacce e violenze in un altro episodio avvenuto a Cetraro nel marzo dello corso anno.
BELVEDERE – 15 set. 22 – Questa mattina, i carabinieri delle compagnie di Scalea e Paola hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 5 indagati residenti a Cetraro, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi per i reati contestati a vario titolo: tentato omicidio, lesioni personali ed estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, nonché di detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo e violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale.
I fatti contestati si riferiscono a vicende avvenute a fine giugno e ad agosto del 2021 a Belvedere Marittimo, Scalea e Cosenza. Il Gip Antonella De Simone ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per quattro cetraresi e i domiciliari per un altra persona di Cetraro.
In carcere sono finiti:
Attilio Brusca, 21 anni di Cetraro;
Lorenzo Iorio, 20 anni di Cetraro;
Pierfrancesco Maccari, 24 anni di Cetraro;
Luca Occhiuzzi, 34 anni di Cetraro.
Ai domiciliari:
F.C., 35 anni di Cetraro. A quest'ultimo è contestato altro reato relativo a presunte minacce e violenza a pubblico ufficiale.
Sono, inoltre, indagati, in relazione alla vicenda avvenuta a Belvedere Marittimo, un 46enne di Scalea, un 35enne di Belvedere Marittimo; un 38enne di Belvedere Marittimo.
La misura cautelare è intervenuta a seguito delle attività investigative, coordinate dalla D.D.A., e delegate alla Compagnia Carabinieri di Scalea e alla Compagnia Carabinieri di Paola.
In particolare si tratta degli approfondimenti investigativi, relativi al tentato omicidio, ipotizzato nei confronti di uno degli indagati, verificatosi nel giugno del 2021, ai danni dell’addetto al servizio di sicurezza di un locale notturno a Belvedere Marittimo, il quale si sarebbe opposto alla presunta condotta estorsiva ipotizzata nei confronti di quattro indagati, consistente nella pretesa di consumare bevande senza corrispondere il relativo prezzo.
Per tali presunte condotte illecite, è stata ritenuta la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo propria delle organizzazioni mafiose.
L’ulteriore vicenda oggetto della misura cautelare è quella relativa al reato di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale commesso nel marzo 2021, ipotizzato nei confronti di uno degli indagati, il cetrarese F.C., posto agli arresti domiciliari, con riferimento alle presunte minacce rivolte a due carabinieri, nel corso di un ordinario controllo di polizia, per costringerli ad omettere il suo deferimento all’Autorità Giudiziaria in ordine alle violazioni che erano state rilevate nei suoi confronti.
Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari e tutte le persone coinvolte sono da ritenere presunti innocenti fino all'ultimo grado di giudizio.