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Traffico ferroviario paralizzato per il vento sul Tirreno cosentino: numerose le reazioni

Vento forte e traffico ferroviario paralizzato sul Tirreno cosentino, numerose le reazioni di Federconsumatori, Pd Calabria, Movimento Cinque Stelle


Scalea, treni fermi per il vento forte sul Tirreno cosentino
Treni fermi alla stazione di Scalea

Paola, 15 gennaio 2025 – Il traffico ferroviario “paralizzato” per il vento, sul Tirreno. cosentino, inevitabilmente ha generato reazioni politiche. C'è anche una lunga nota di Federconsumatori che è pronta a supportare i viaggiatori “danneggiati” dai pesanti ritardi o dalle cancellazioni. Ma c'è anche da evidenziare che già da alcuni giorni i messaggi di allerta meteo indicavano con estrema chiarezza la presenza di venti di forte intensità. Una preparazione preventiva, magari sarebbe servita a gestire meglio l'emergenza.


L'onorevole Baldino

«Siamo davanti all’ennesimo martedì nero dei trasporti ferroviari. Dopo questi risultati pessimi qualunque ministro dei trasporti in qualunque nazione del mondo si sarebbe dimesso da tempo». È l'attacco politico che proviene da Vittoria Baldino, vicecapogruppo del movimento Cinque stelle a Montecitorio. L'intervento, durante un incontro con il sindaco di Cosenza, Caruso, organizzato all'hotel Nazionale a Roma per affrontare i temi legati all'alta velocità, altro argomento caldo del settore trasporti. «Oggi possiamo parlare di grandi opere per la Calabria, della loro fattibilità, del loro finanziamento e della loro necessaria realizzazione – ha affermato Baldino - ma alla Calabria serve prima di tutto la volontà politica di restituire ai suoi cittadini il diritto alla mobilità. Diritto che ancora oggi è negato».


Il partito democratico

Sui disagi ferroviari registrati ieri, il Partito democratico ha presentato un’interrogazione a prima firma del senatore Nicola Irto, indirizzata al ministro dei Trasporti: «chiamato a intervenire – afferma Irto – di fronte a un’emergenza nazionale che va avanti da troppo tempo, che non ha trovato risposte efficaci da parte del governo e che si è perfino aggravata. C’è un’evidente incapacità politica del ministro Salvini, che andrebbe sostituito, rispetto alla quale – secondo il segretario del Pd Calabria – il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, è muta, sorda e complice. Ancora una volta, il trasporto ferroviario risente di un’improvvisazione politica senza precedenti nella storia repubblicana. L’Italia è di nuovo spaccata in due, i viaggiatori sono costretti a subire ritardi spaventosi dei treni e addirittura la cancellazione di corse come nulla fosse. L’aspetto più grave e imbarazzante è la faccia tosta con cui il governo nega il problema, che finora non ha voluto affrontare. Il Sud, a partire dalla Calabria, è già fortemente penalizzato dal mancato ammodernamento infrastrutturale e dalla mancanza dell’Alta velocità ferroviaria fra Salerno e Reggio Calabria. Sui servizi essenziali, i calabresi – sottolinea Irto – e gli altri cittadini del Mezzogiorno pagano un prezzo altissimo a causa dell’inadeguatezza di questo governo, cinico e baro».


Federconsumatori

Sull'ennesimo blocco ferroviario, non solo quello regionale sulla tratta Cetraro- Fuscaldo, ma dell'intero transito Nord-Sud interviene Federconsumatori. Il nuovo blocco, dovuto anche alla caduta di un cassone sui binari, preoccupa l'associazione che difende i consumatori perchè “Un episodio del genere avrebbe potuto causare danni inimmaginabili e sulle cui dinamiche occorrerà fare chiarezza”. Ma c'è anche indignazione per il blocco del traffico ferroviario avvenuto nella notte, che: “si è trasformato in una nuova odissea con treni soppressi e lunghi ritardi per le centinaia di viaggiatori in partenza ed in arrivo in Calabria per lunghe ore bloccati sui treni o al freddo nelle stazioni. Nella notte non ci sono passaggi di regionali se non nelle prime ore del mattino, bensì treni a lunga percorrenza Trenitalia Intercity notte e Italo”. Secondo Federconsumatori occorre che gli Enti Locali per le loro competenze, Anas e Rete ferroviaria investano e portino a termine in tempi “umani” i lavori su opere pubbliche da consegnare al più presto alla collettività e investano in nuovi interventi di messa in sicurezza e potenziamento delle reti. “Non sono accettabili – afferma l'associazione - tempi biblici sulla realizzazione di ogni opera o interventi di emergenza che non risolvono alla radice i problemi della mobilità. È paradossale che mentre si catalizzano risorse per la realizzazione del Ponte sullo Stretto sottraendo risorse alla Fondo di Inclusione e Coesione, si assiste all'isolamento di intere aree della Calabria dove il diritto alla mobilità è di fatto negato. Governo e Regione non possono ignorare l'entità delle problematiche legate all'infrastrutturazione stradale e ferroviaria della regione. Il Ministero dei Trasporti non può continuare a fare scena muta.

Federconsumatori Calabria è a disposizione dei viaggiatori interessati per richiedere il rimborso viaggio ed eventuali costi aggiuntivi sostenuti per giungere destinazione”.

Federconsumatori lamenta anche il fatto che nella stazione di Scalea, ed altre del Tirreno i passeggeri non siano stati adeguatamente informati su come proseguire il loro viaggio. Una notte intera trascorsa sui convogli. Federconsumatori lamenta il fatto che anche il personale a bordo “è sembrato non ricevere dalle centrali operative le opportune informazioni per tranquillizzare i passeggeri”. A Scalea anche una signora bisognosa di assistenza sanitaria per la quale era stata richiesta l'ambulanza.


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