Tributi Consorzio, Federconsumatori: «l'ente fornisca i dati richiesti»
Replica di Federconsumatori al consorzio di bonifica "Valle Lao" sulla questione dei tributi richiesti
SCALEA – 10 feb. 21 - La questione dei Tributi consortili inviati a migliaia di famiglie del territorio è ormai da tempo sul tavolo delle polemiche. Ci sono molte perplessità che accompagnano i cittadini sull'effettiva necessità del pagamento del tributo che va a pesare su quelli già esistenti. Il consorzio di bonifica dei Bacini del Tirreno cosentino, il “Valle Lao”, aveva risposto a Federconsumatori, nei giorni scorsi. Ed ora l'associazione, presieduta da Mimma Iannello, chiede ragguagli “con atti di merito non con giudizi scomposti”.
LA REPLICA DI FEDERCONSUMATORI
La risposta a mezzo stampa del Consorzio di Bonifica del Tirreno seguita alla richiesta di Federconsumatori di accesso gli atti amministrativi che hanno portato all’emissione dei tributi consortili extra agricoli per gli anni 2016 e 2017, denota una certa scompostezza di toni.
La gratuità delle aggettivazioni usate (disinformazione, strumentalità, populismo di bassa lega ecc.) evidenziano il limite a leggere e misurarsi con il mondo oltre i propri confini. Peccato, perché si scoprirebbe anche una dimensione in cui i Consorzi godono di salute, i propri dipendenti retribuiti regolarmente, dotati di sostanziosi Piani di Classifica e di modalità per chiedere ai contribuenti il pagamento di servizi di cui ogni cittadino ha consapevolezza e che rende merito al loro agire amministrativo.
Forse non è sufficientemente chiaro che ai cittadini, già gravati dagli aumenti del costo della vita, da tasse e tributi, non interessano le polemiche ma sapere se, nella piena correttezza amministrativa del metodo e della sostanza del tributo richiesto, da qualsiasi Ente emesso, ci sia la consistenza percepibile del servizio reso.
Se la quasi totalità dei contribuenti del Consorzio del Tirreno non ha la percezione dei servizi di cui si chiede il pagamento, qualche interrogativo dovrebbe sorgere spontaneo e se l’Ente ritiene di aver agito coerentemente ad ogni obbligo di legge e del proprio operato, dovrebbe essere interesse fugare ogni dubbio.
Di fronte ad una richiesta di accesso agli atti non servono perciò atteggiamenti difensivi oltre le righe. Serve soltanto la “rivoluzionaria” risposta di offrire ai cittadini elementi maggiori di conoscenza necessari per rassicurarli. Non servono le formule di calcolo ma gli elementi circoscritti di chiarezza che nel loro insieme aiutino a determinare la correttezza della via seguita dall’Ente per l’emissione dei ruoli e della loro misura.
Atteso che Federconsumatori è consapevole della potestà impositiva dell’Ente, e per questo nel comunicato stampa richiamava oltre alla necessità di carattere più generale di riforma degli Enti consortili anche del potere impositivo dei tributi di competenza per renderli quanto più commisurabili ai servizi resi, si sorvola sulla finzione a non coglierne il “senso”.
Perciò, nella pacatezza dei toni, stigmatizziamo ogni tentativo inavvertito o intenzionale di delegittimazione di ruoli e prerogative di rappresentanza sociale o di pretesa di impartire lezioni giurisprudenziali o di trasparenza che richiamano tutti al superamento di accurati esami.
Se poi c’è la concreta disponibilità di accesso agli atti la cogliamo positivamente e per questo invitiamo l’Ente a fornire i dati richiesti tramite contatto formale con l’Associazione così come formale è stata la richiesta.
Ci sottraiamo per questo ad ogni altra polemica che provi a deviare il tiro o a buttarla su toni inappropriati che allargherebbero le distanze e la sfiducia tra chi amministra ed i cittadini.
Federconsumatori Calabria