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Tributo del consorzio di Bonifica "1h78", Paravati interpella Straface

Consorzio di bonifica, si continua a discutere sul Tributo "1h78" relativo ai contributi extragricoli, l'ex consigliere di Scalea Paravati scrive alla consigliera regionale Straface


Tributo 1h78 del consorzio di Bonifica
La richiesta di pagamento del tributo 1h78

Scalea, 16 gennaio 2025 – Il tributo cosiddetto “1h78” che i cittadini devono versare, come una gabella, al consorzio di Bonifica per i “servizi resi” proprio non scende giù ai cittadini, a chi l'agricoltura la vede con il cannocchiale e a chi dai corsi d'acqua vive anche distanza di centinaia di metri, pagando, fra l'altro sugli immobili delle seconde case già l'Imu. L'ex consigliere Angelo Paravati che della questione si è già occupato ha inviato una lettera alla consigliera regionale Pasqualina Straface; quest'ultima aveva definito ingiusto tale tributo in una missiva del gennaio 2024.


La lettera di Paravati

“Continuano a pervenire ai contribuenti – scrive Paravati - richieste di tributi relativi agli immobili extragricoli ricadenti nelle aree urbane già soggette al pagamento dei tributi comunali definiti ingiusti. Condivido con la nota di chiarimenti inviata alla consigliera regionale Straface e invito alla necessaria riflessione per far giungere più voci a tutela di chi voce non ne ha”.

Ricorda Paravati di aver sollecitato già in passato la problematica relativa ai tributi richiesti dai consorzi di bonifica per gli immobili extragricoli ricadenti nelle aree urbane già soggette al pagamento dei tributi comunali.


Il parere della Straface dello scorso anno

La stessa Straface evidenziava “La norma approvata va a modificare una legge regionale del 23 luglio 2003 così da inquadrare più chiaramente l'interpretazione degli immobili "extragricoli". In sostanza non si considerano più tali tutti quelli che ricadono nelle aree urbane e già soggetti al pagamento dei tributi comunali. Un risultato importantissimo per i contribuenti - concludeva Straface - per cui ringrazio tutti i consiglieri regionali che, approvandola all'unanimità, hanno impresso grande forza alla legge. Ho inteso avanzare questa proposta in assise anche in considerazione delle istanze provenienti dai territori”. Da tempo la questione del tributo “1h78” è all'attenzione di tante famiglie.


“Balzelli non dovuti”

“Molti calabresi – scriveva Straface - sono interessati da pagamenti di balzelli a volte non dovuti ai consorzi, come in questo caso. Ed in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando, questa mia legge assume valenza sociale, alleggerendo famiglie e contribuenti”.


Il commento e la richiesta di Paravati

L'ex consigliere Paravati, richiamando alla memoria l'intervento di Straface adesso commenta: “Tali dichiarazioni avevano suscitato grande speranza nei contribuenti che, a suo stesso dire, vedevano, così, riconosciuto il diritto di non pagare balzelli non dovuti senza dover essere costretti a ricorrere alla Giustizia Tributaria, con maggiore esborso economico, giustizia che, ripetutamente, ha sancito tale principio, condannando alle spese di giudizio i consorzi, spese che gravitano, comunque, in carico ai contribuenti e non di chi continua a richiederli, pur conscio dell'assenza dei benefici legittimanti l'imposizione. Tuttavia – aggiunge infine Paravati - anche per l'anno 2024, continuano ad arrivare richieste di pagamento per tali aree, sì che, di fatto, nulla è cambiato, ciò che contribuisce a creare ulteriori diffidenze nei confronti di chi le Istituzioni le rappresenta”.

Quindi, sollecitato da tantissimi contribuenti, la richiesta di un intervento che vada a chiarire, nel modo più semplice possibile, “al di là dei proclami, la reale portata della norma citata e cosa, in sostanza, la stessa abbia realmente modificato e a decorrere da quali annualità”.


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