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Truffe allo Stato e autoriciclaggio tra Cosenza e Cetraro, tre arresti e sequestro di 15 milioni di euro

Tre arresti e otto indagati per truffe ai danni dello Stato e autoriciclaggio, guardia di finanza e polizia impegnate in una operazione che ha visto anche il sequestro di 15 milioni di euro tra Cosenza e Tirreno cosentino a Cetraro


Tre arresti e otto indagati per truffe ai danni dello Stato e autoriciclaggio, guardia di finanza e polizia impegnate in una operazione che ha visto anche il sequestro di 15 milioni di euro tra Cosenza e Tirreno cosentino a Cetraro

Cosenza, 8 gennaio 2025 – Sono stati notificati avvisi a rendere interrogatorio nei riguardi di otto indagati per i quali è stata avanzata richiesta di misura, eseguiti anche tre arresti per truffe ai danni dello Stato e autoriciclaggio; operazione di polizia e guardia di finanza tra Cosenza ed il Tirreno cosentino a Cetraro.

E' la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza ad aver emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei riguardi di tre persone nonché decreti di sequestro preventivo per equivalente per un totale di oltre 15 milioni di euro, provvedimenti emessi dal Gip presso il Tribunale di Cosenza. Sono in corso le notifìche degli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio a seguito di richiesta di misura cautelare nei riguardi di ulteriori otto indagati.


Le indagini

Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza di Cosenza e dal centro operativo sicurezza cibernetica di Cosenza e sviluppate mediante intercettazioni telefoniche e telematiche, approfondimento di numerose segnalazioni per operazioni sospette nonché approfondimenti informatici di elevato tecnicismo, hanno consentito di accertare l'esistenza di una presunta organizzazione criminale composta da sette persone, operante nel territorio di Cosenza e della costa tirrenica, volta alla realizzazione di numerose truffe ai danni dello Stato per il conseguimento di crediti di imposta, con monetizzazione degli stessi mediante cessione a Poste Italiane S.p.A. e successivo autoriciclaggio della provvista ottenuta mediante acquisto di oro da investimento.


Pratiche con investimenti in oro

Per come emerso dalle indagini, l'organizzazione prevedeva la presenza di soggetti

preposti alla gestione dell’intera associazione, i quali provvedevano a istruire le pratiche di richiesta della cessione del credito di imposta e a beneficiare sostanzialmente dei vantaggi economici della frode (rappresentati dall’oro da investimento acquistato con i proventi della stessa), di altri soggetti deputati a reclutare le persone che avrebbero fornito le credenziali per la richiesta fraudolenta dei vantaggi tributari ed economici nonché di altri ancora incaricati di recuperare materialmente l’oro acquistato.


Attività in tutta Italia

I numerosi soggetti reclutati, formali richiedenti e beneficiari di diversi bonus statali, trattenevano, in ragione della loro disponibilità, quale compenso, circa il 10% della somma illecitamente ottenuta. Durante le indagini, gli investigatori sottoponevano già a sequestro tre chilogrammi circa di monete d’oro, per un valore di circa 170 mila euro. L’attività investigativa si è estesa con accertamenti effettuati anche in Puglia, Toscana, Piemonte, Lombardia e Sardegna.



Tre arresti e otto indagati per truffe ai danni dello Stato e autoriciclaggio, guardia di finanza e polizia impegnate in una operazione che ha visto anche il sequestro di 15 milioni di euro tra Cosenza e Tirreno cosentino a Cetraro

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