Verbicaro, il libro di Mena D'Amante presentato a Roma
Aggiornamento: 9 ott
Verbicaro, evento culturale: presentato a Roma il libro di Mena D'Amante, il ricordo commosso del marito Francesco Silvestri e di Pietro Miraglia
Verbicaro, 8 ottobre 2024 – A Roma, nella sede del centro sociale “Intifada” in via di Casal bruciato, si è svolto un incontro con i soci e le socie, le autrici e gli autori dell’ultimo anno lavorativo della casa editrice “Sensibili alle Foglie”; in programma c'era anche la presentazione del libro della dirigente scolastica di Verbicaro Filomena, Mena, D'Amante, scomparsa recentemente, dal titolo: “L’esperienza della scrittura in Laure”. Presente all'evento, al quale ha partecipato Renato Curcio, l'ex sindaco di verbicaro, Francesco Silvestri, marito dell'autrice del libro. “Una giornata eccezionale di studio e approfondimento scientifico che ha onorato, appunto, la figura di Mena e il suo scritto, il suo impegno sociale, professionale e politico” sottolinea Francesco Sivestri. Gli autori presenti, hanno presentato le rispettive pubblicazioni su tematiche antropologiche, psicologiche, sociali, ambientali, politiche, inquadrate nell’attuale contesto: dal trattamento della vita e pensiero di Mao alla condizione umana e al potere; dalle storie di ragazzi fortunati e di loro coetanei meno fortunati all’adolescenza nelle avventure di due ragazze speciali; dal maltrattamento degli animali al modello di sviluppo insostenibile; dalla libertà: un organismo vivente all’ipocrisia rieducativa del carcere e alle condizioni di vita dei reclusi.
Presente all'incontro Renato Curcio
Ha aperto l’incontro Renato Curcio parlando di “Intelligenze artificiali e intelligenze sociali”, evidenziando le sovraimplicazioni dell’IA nelle vite e le interferenze del capitalismo cibernetico nelle pratiche quotidiane, auspicando una maggiore consapevolezza sociale che alimenti una resistenza creativa e attiva. Il libro di Filomena D'Amante è stato presentato da Francesco Silvestri e da Pietro Miraglia. L'ex sindaco e marito di D'Amante ha illustrato l'impegno politico e sociale della scrittrice e si è soffermato sulle motivazioni socio-politiche che hanno incoraggiato il suo interesse per Laure e la sua scrittura, del periodo storico e del pensiero di Betaille.
Francesco Silvestri
“Quanto Mena ha scritto nel suo libro è più che attuale - ha aggiunto Francesco Silvestri - richiamando uno stretto parallelismo con quanto è stato affermato dagli autori che sono intervenuti, sottolineando che il concetto di dispendio di Bataille vive negli avvenimenti di oggi a tutti i livelli in quanto tutt’ora governati dal bieco capitalismo”.
Pietro Miraglia, invece, richiamando la figura di Filomena D'Amante, ha fatto una sintetica presentazione di Laure, Colette Peignot, e del contesto politico, filosofico, letterario in cui agisce, quello surrealista ed esistenzialista del movimento francese antifascista del ‘900. E si è poi soffermato sulla teoria batalliana di dispendio che alimenta la scrittura di Laure; dal valore della vita, all’angoscia, al sacro, all’essere contro tutto e tutti aprendosi alla trasgressione dell’abitudine.