Verbicaro, Rifondazione Comunista contro le centraline idroelettriche sul fiume Abatemarco
Il partito di Rifondazione comunista denuncia l’installazione di cinque centraline lungo il fiume Abatemarco a verbicaro, Gisolia, santa maria del Cedro e propone una “comunità energetica da fonti rinnovabili” come alternativa
Verbicaro, 26 febbraio 2025 - Il Partito di Rifondazione Comunista (Prc) del Tirreno cosentino ha lanciato una nuova battaglia contro l’installazione di cinque centraline idroelettriche lungo il corso del fiume Abatemarco, che sfocia nel territorio di Santa Maria del Cedro. Il partito denuncia una “predazione delle risorse naturali” a danno della collettività, criticando la mancanza di trasparenza nella conferenza dei servizi che ha autorizzato i progetti.
“Perché non sono stati convocati ambientalisti e partiti del territorio per discutere queste decisioni?” si chiedono i comunisti, sottolineando che una delle centraline è già in funzione. Secondo il Prc, questi progetti sono frutto di gruppi di potere trasversali che sfruttano le risorse naturali senza considerare le conseguenze ambientali.
Come alternativa, il partito propone la creazione di una “comunità energetica da fonti rinnovabili”, finanziata dal Pnrr, che preveda l’installazione di pannelli solari su edifici pubblici, strade e abitazioni nei comuni di Verbicaro, Grisolia e Santa Maria del Cedro. “Perché non investire in un modello energetico sostenibile invece di depredare i fiumi?” chiedono i comunisti.
Il Prc lancia un appello alle amministrazioni locali, a Italia Nostra e a tutti i cittadini interessati a unirsi in una lotta comune per proteggere il territorio. “Basta ai prenditori delle risorse naturali – dichiarano – che promettono economia e lavoro, ma in realtà sfruttano il nostro patrimonio ambientale senza offrire soluzioni al dissesto idrogeologico.”
Il partito ricorda che gli interventi sui fiumi, come le captazioni delle acque e le deviazioni del flusso fluviale, sono soggetti a obblighi di legge, tra cui il rispetto del flusso minimo vitale del fiume. “Queste centraline – affermano – non rispettano la legge.”
Infine, il Prc sottolinea il potenziale turistico del Pollino tirrenico, un territorio ricco di storia e natura, ma spesso trascurato. “Perché non organizzare campi-scuola o promuovere il turismo fuori dalla stagione estiva?” concludono.
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